Cari lettori,

pensiamo che ci sia qualcuno, tra voi, che si sarà chiesto perchè abbiamo deciso di scomodare il “sommo poeta” per nominare il nostro blog. Il titolo del nostro diario virtuale vuole infatti essere evocativo e richiamare l’attenzione sul contenuto perspicuamente letterario di questo florilegio di brani poetici e prosastici che non hanno avuto larga diffusione nelle antologie scolastiche tradizionali. Quindi abbiamo pensato che il grido, apparentemente insensato, dell’infernale Pluto dantesco potesse catturare l’attenzione del lettore invogliandolo a conoscerci meglio.

4 Risposte a “Cari lettori,”

  1. Ma poi…. « «Pape Satàn, pape Satàn aleppe!», che vuol dire? Ci sono mille interpretazioni!

    Complimenti bel blog!

    1. Bosco e Reggio commentano così questo verso della Divina Commedia: esso sembra oscuro ma Virgilio, che era guida di Dante nell’Inferno, ne aveva compreso le parole. Sembra che l’interiezione sia stata pensata come invocazione a Satana, espressa minacciosamente in un momento di rabbia da parte di Pluto. Il verso potrebbe essere traslato come “Satana, Satana Dio”, ma alcuni interpreti moderni sostengono che esso sia totalmente privo di alcun significato. Cercherò altre interpretazioni, te lo prometto. Dammi solo un po’ di tempo…

I commenti sono chiusi.