Per gli arcieri

Cari lettori, l’articolo odierno è dedicato a chi, come noi, si cimenta a tirare con l’arco. Per chi ama questo sport, per chi è affascinato dalle “sagitte” che scoccano veloci, ecco una parte de “Il Principe” di Machiavelli, in cui il nostro trattatista consiglia al sovrano di imitare le azioni dei predecessori con un paragone che ci è tanto piaciuto. Eccolo:   “e fare come gli arcieri prudenti, a’ quali, parendo el loco  dove disegnano ferire troppo lontano, e conoscendo fino a quanto va la virtù del loro arco, pongono la mira assai più alta che il loco destinato, non per aggiungere con la loro freccia a tanta altezza, ma per potere con l’aiuto di sì alta mira pervenire al disegno loro.

 

Sostanzialmente il nostro segretario di Stato pensava che gli arcieri, “alzando la mira” sopperissero alla poca potenza del proprio strumento . Aveva l’idea giusta: sappiamo infatti che il mirino  ha un’altezza calibrata per ogni lunghezza da raggiungere anche se, negli archi odierni, più alziamo i mirini più tiriamo vicino.